Epitaffio pronunciato dall'imperatore Adriano
(Italica 24 Gennaio 76 - Baia 10 Luglio 138) in punto di morte.
La lapide si trova nella Sala delle Urne al Mausoleo di Adriano (attuale Castel Sant'Angelo) in una delle grandi nicchie destinate a ricevere le ceneri dell'imperatore Adriano, della moglie Sabina e del loro figlio Elio Cesare.
La lapide si trova nella Sala delle Urne al Mausoleo di Adriano (attuale Castel Sant'Angelo) in una delle grandi nicchie destinate a ricevere le ceneri dell'imperatore Adriano, della moglie Sabina e del loro figlio Elio Cesare.
Parole
rivolte alla propria anima
dall'imperatore
Adriano morente
ANIMULA VAGULA BLANDULA
HOSPES COMESQUE
CORPORIS
QUAE
NUNC ABIBIS IN LOCA
PALLIDULA
RIGIDA NUDULA
NEC UT SOLES DABIS IOCOS
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Ed è proprio con questa
poesia (aggiungendone una strofa) che
Marguerite Yourcenar conclude il suo celebre libro “Memorie di Adriano”
Piccola anima smarrita e soave, compagna
e ospite del corpo, ora t'appresti a
scendere in luoghi incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti.
Un istante ancora, guardiamo
insieme le rive familiari,
le cose che certamente non vedremo mai più...
Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti.. “