Il Papa Emerito ci ha lasciati. Ora spero abbia raggiunto la pace.
Molti aggettivi sono stati coniati per i Papi suoi predecessori studiando il loro pontificato. Per Papa Ratzinger si è trovato “teologo”, uno dei migliori di questo secolo.
Il Papa tedesco, successore di Giovanni Paolo II, non è stato in grado, talmente diversa la sua natura, di farsi apprezzare e seguire come Papa Woytila.
Vi era un grande contrasto tra la personalità eminentemente carismatica del Papa polacco e la sua personalità introversa e timida, che si presentava sul balcone di San Pietro come un “umile lavoratore nella vigna del Signore”.
Il nome “Benedetto XVI” scelto dal nuovo papa è un doppio riferimento al suo predecessore Benedetto XV (papa dal 1914 al 1922), noto per i suoi tentativi di pace durante la Prima Guerra Mondiale, e a San Benedetto da Norcia (480-547), fondatore del monachesimo occidentale e co-patrono d’Europa. In questo modo, Papa Ratzinger intende tornare a una forma di continuità e moderazione: chiamarsi “Giovanni Paolo III” sarebbe sembrato troppo pretenzioso, “Giovanni XXIV” o “Paolo VII” troppo progressista, “Pio XIII” troppo reazionario.
Le sue prime apparizioni colpiscono i commentatori e i giornalisti per la scarsa sostanza politica dei suoi discorsi, che sono soprattutto spirituali e invitano a ricentrarsi su Cristo
Il suo è stato un pontificato che ha attraversato un periodo di cambiamenti molto forti nella società portando innumerevoli questioni da affrontare tra cui la pedofilia.
Il Papa emerito parlava di crisi della società contemporanea visibile nel matrimonio omosessuale e nell’aborto, considerati da lui segni del “potere spirituale dell’Anticristo". Benedetto accusa soprattutto la rivoluzione degli anni ‘60-’70, responsabile a suo dire del decadimento morale della società e di una crisi irreversibile della Chiesa. "Cento anni fa tutti avrebbero considerato assurdo parlare di un matrimonio omosessuale". Lo stesso vale per "l’aborto e la creazione di esseri umani in laboratorio". E ancora: "La società moderna è nel mezzo della formulazione di un credo anticristiano e se uno si oppone viene punito dalla società con la scomunica. La paura di questo potere spirituale dell’Anticristo è più che naturale e ha bisogno dell’aiuto delle preghiere da parte della Chiesa universale per resistere". Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie”.
A poco a poco si è creato un malessere diffuso e un’incomprensione reciproca tra un Papa poco comunicativo e un mondo mediatico molto ignorante sulla Chiesa cattolica e, a priori, ad essa ostile. Il suo pontificato viene quindi spesso analizzato come una successione di crisi mediatiche mal gestite, che hanno tutte peggiorato l’immagine della Chiesa cattolica nell’opinione pubblica mondiale. Se la figura di Benedetto XVI non può essere ridotta a queste crisi, sarebbe altrettanto inutile ignorarle.
L'ultimo atto del suo papato e stata la scelta di dimettersi lasciando il mondo cattolico esterefatto e disorientato.
Quelle dimissioni hanno posto fine alla visione sacrale del papato, lo hanno riportato alla sua dimensione evangelica di servizio, e così ha cambiato la storia dei futuri papi.
Negli anni di silenzio e raccoglimento ha continuato a parlare attraverso i suoi libri..
“Che cos'è il cristianesimo” è l'ultimo libro messo in vendita postumo il 20 gennaio 2023. Il volume raccoglie le ultime riflessioni del Papa emerito sull'essenza della religione cristiana.
CRISTO CI LIBERA DALLA PAURA è il suo ultimo messaggio.
Nessun commento:
Posta un commento