sabato 18 marzo 2023

MUTARE PROSPETTIVA



Regia Oliver Hermanus
Attori Bill Nighy, Aimee Lou Wood,
Paese Giappone, Regno Unito, Svezia
Durata 102 Min
Genere Drammatico Anno 2022



Commento di Eco

Il film, ambientato nella Londra del 1952, mostra come la società inglese abbia la capacità di controllare le emozioni fino a reprimerle. In effetti Mr. Williams – capo di un dipartimento ministeriale - dopo la morte della moglie avvenuta vent'anni prima, per evitare di continuare a soffrire inutilmente e sopportare una vita difficile, pian piano abbia soffocato tutti i sentimenti vivendo giorno per giorno come un automa. Ecco che arriva una notizia che non può ignorare e rompe il suo “equilibrio”precario ma continuativo: vivrà ancora poco! Questo annuncio gli fa tornare a galla i ricordi della vecchia vita “vissuta” e gli fa venire voglia di riprovare quelle sensazioni. Mr. Williams si scuote, riprende in mano la propria vita e cerca di fare qualcosa di utile per gli altri, per non essere passato su questa terra come uno zombie che per anni ha camminato senza una meta.

Non è certo un film allegro ma nemmeno tragico. Tutto viene elaborato, dopo lo schok iniziale, e affrontato in maniera equilibrata.

Il regista ha deciso di girare e far recitare come negli anni cinquanta. L'inizio mi è sembrato un po' troppo lento ma pian piano sono entrata nell'atmosfera e concordo con la scelta.

Tutto perfetto, dalla fotografia, agli ambienti, alla recitazione mai sopra le righe. Il primo sorriso il protagonista lo ha fatto verso le metà del film!!

 

Dal mio punto di vista è una pellicola che si può apprezzare per vari motivi : film tecnicamente ben fatto, storia interessante da seguire, tanti spunti per pensare a come approcciare la vita.

Trascrivo una recensione che mi trova completamente d'accordo, anche a me sono venute le lacrime senza rendermene conto :

Qualcuno potrebbe pensare che si deve essere davvero dei pazzi per decidere di confrontarsi con il remake di un capolavoro di Akira Kurosawa. E non avrebbe tutti i torti. Le possibilità di venire schiacciati dal peso del confronto sono innumerevoli. È normale quindi che all’annuncio del rifacimento di Vivere, classico del 1952 firmato dal regista giapponese (a sua volta ispirato ad una novella di Lev Tolstoy, La morte di Ivan Il’ič), in molti abbiamo storto il naso. Ma Living, film diretto da Oliver Hermanus e scritto dal Premio Nobel Kazuo Ishiguro (già autore di Quel che resta del giorno e Non Lasciarmi) non è soltanto un remake/omaggio riuscito ma anche un film profondamente commovente. E lo è con una “semplicità” disarmante nel suo lavorare in sottrazione sul piano narrativo facendo affiorare le emozioni, in chi guarda, in modo quasi inconsapevole al punto da ritrovarsi con le guance bagnate di lacrime senza rendersene conto. “



 

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