(2012 – Italia)
con : Elio Germano, Paola Minaccioni, Beppe Fiorello, Margherita
Buy, Vittoria Puccini e Anna Proclemer
Commento di Eco : Ho letto varie critiche ed ognuno
dà un giudizio diverso: si va dal bellissimo al non riuscito. Tutti i critici
comunque notano vari “temi ricorrenti” cari al regista dandone diverse interpretazioni. C’è il cibo (per
fare amicizia), c’è l’omosessualità (in questo film è solamente abbozzata), c’è la solitudine (che il protagonista cerca
di colmare immaginando presenze), c’è l’album di figurine storiche (un riferimento politico).
Perché sempre cercare significati
nascosti?
Vediamo il film così com’è. E’ una storia tutta da gustare: un po’ di tensione iniziale, quando appaiono e
scompaiono ”presenze”, risate in tante
occasioni mentre si segue il protagonista che cerca di “convivere” con quel gruppo di fantasmi
che trova nella casa che affitta.
Sono teatranti certi di essere nel 1943 dopo la sera in cui invece di entrare in scena (ed è per
quello che sono perfettamente abbigliati e truccati) hanno dovuto scappare e nascondersi
in quell’appartamento. Vedendo ora arrivare quel giovanotto pensano subito che per loro sarà una “presenza
importante”.
La recitazione di Elio Germano
(sempre in scena) per me è ottima per
quasi tutto il film poi sembra perdere la concentrazione e resta fisso in
atteggiamento attonito con occhi sempre sgranati.
L’attrice che ho trovato davvero
brava e convincente è Paola Minaccioni che rende il personaggio della cugina
molto genuino e simpatico.
Tra tutte le recensioni riporto
le due righe che mi trovano d’accordo :
“ A conti fatti il film scorre e
regala qualche sorriso, sufficiente per chi cerca una visione disimpegnata ma
non sciocca.”
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