Topinambur batte colesterolo
Le benefiche proprietà del topinambur, ricco di
inulina, la fibra che riduce l'assorbimento del colesterolo a livello
intestinale.
1.3.2012
I fiori di topinambur |
Alla fine
dell'estate, nelle zone incolte i fiori del topinambur aprono sugli
alti steli la loro grande corolla gialla, come tanti girasoli in miniatura
(sono della stessa famiglia). È il momento in cui cominciano a ingrossarsi i
rizomi che stanno alla loro base e che matureranno con i primi freddi.
Resteranno poi in vendita per vari mesi perché si conservano a lungo.
Questi rizomi rosati e di forma irregolare, anche detti pere di terra, erano molto apprezzati in tempo di guerra perché non era difficile andare a raccoglierli nei campi; ormai da qualche anno si possono acquistare in vari supermercati (a meno che non abbiate un pezzo di terra dove coltivarli, sono un po' invadenti ma hanno poche esigenze e in autunno fioriscono che è una meraviglia). Crudi o cotti, i topinambur risultano sempre gustosi grazie alla polpa croccante e al gusto delicato che ricorda una via di mezzo tra il carciofo e la patata.
Potete affettarli sottili e mangiarli in insalata con altri ortaggi, oppure cucinarli come le patate: ottimi al vapore o in forno. Non è necessario sbucciarli, basta spazzolarli bene sotto l'acqua. Se li cuocete al vapore potete poi affettarli, cospargerli di besciamella e farli gratinare in forno. Gustosi pure trasformati in purea. Anche dal punto di vista nutrizionale i topinambur si rivelano interessanti. Per cominciare sono poveri di calorie ma energetici.
Tonici e diuretici, contengono vari minerali, tra cui calcio e ferro. Ma il loro punto di forza è rappresentato dall'inulina, una fibra idrosolubile che nutre la flora batterica buona, favorisce la sintesi di alcuni minerali e vitamine, riduce l'assorbimento del colesterolo a livello intestinale. L'inulina agisce pure sull'assorbimento intestinale del glucosio, limitando le fluttuazioni di glicemia dopo il pasto. I topinambur si rivelano quindi un ottimo alimento anche per i diabetici.
Infine ecco alcune raccomandazioni per l'acquisto e il consumo. Scegliete esemplari sodi e brillanti, tagliateli a pezzetti piccoli o a fettine (sono più digeribili) e non esagerate con il consumo: sono indubbiamente un grande aiuto per il benessere intestinale, ma è bene procedere con cautela, soprattutto se non li avete mai mangiati, valutando la tolleranza individuale: tenete conto che possono avere effetti lassativi.
Questi rizomi rosati e di forma irregolare, anche detti pere di terra, erano molto apprezzati in tempo di guerra perché non era difficile andare a raccoglierli nei campi; ormai da qualche anno si possono acquistare in vari supermercati (a meno che non abbiate un pezzo di terra dove coltivarli, sono un po' invadenti ma hanno poche esigenze e in autunno fioriscono che è una meraviglia). Crudi o cotti, i topinambur risultano sempre gustosi grazie alla polpa croccante e al gusto delicato che ricorda una via di mezzo tra il carciofo e la patata.
Potete affettarli sottili e mangiarli in insalata con altri ortaggi, oppure cucinarli come le patate: ottimi al vapore o in forno. Non è necessario sbucciarli, basta spazzolarli bene sotto l'acqua. Se li cuocete al vapore potete poi affettarli, cospargerli di besciamella e farli gratinare in forno. Gustosi pure trasformati in purea. Anche dal punto di vista nutrizionale i topinambur si rivelano interessanti. Per cominciare sono poveri di calorie ma energetici.
Tonici e diuretici, contengono vari minerali, tra cui calcio e ferro. Ma il loro punto di forza è rappresentato dall'inulina, una fibra idrosolubile che nutre la flora batterica buona, favorisce la sintesi di alcuni minerali e vitamine, riduce l'assorbimento del colesterolo a livello intestinale. L'inulina agisce pure sull'assorbimento intestinale del glucosio, limitando le fluttuazioni di glicemia dopo il pasto. I topinambur si rivelano quindi un ottimo alimento anche per i diabetici.
Infine ecco alcune raccomandazioni per l'acquisto e il consumo. Scegliete esemplari sodi e brillanti, tagliateli a pezzetti piccoli o a fettine (sono più digeribili) e non esagerate con il consumo: sono indubbiamente un grande aiuto per il benessere intestinale, ma è bene procedere con cautela, soprattutto se non li avete mai mangiati, valutando la tolleranza individuale: tenete conto che possono avere effetti lassativi.
Non mi sono mai avvicinata al TOpinambur, perchè alla vista non è bello.Questa ricetta e veloce,la prox volta che ci vediamo me la puoi preparare;)
RispondiEliminaok, prima farò le prove a casa mia
Elimina