domenica 26 maggio 2019

LE DECLINAZIONI DEL BENESSERE


IL BENESSERE,  OVVERO   L’ARMONIA  DEL  TUTTO
Attività fisica, alimentazione, mindfulness, tempo da dedicare a sé: per stare bene è importante che tutto sia in equilibrio.
Mens sana in corpore sano.  Gli antichi sapevano già che il segreto del benessere è nell’armonia fra corpo e psiche, in una visione olistica (dal greco olos, “tutto”) per la quale un organismo va considerato nella sua totalità e non come l’insieme delle parti che lo compongono.  Un insegnamento che nei secoli abbiamo un po’ perso di vista ma che grazie al progresso e ai nuovi studi messi in campo da scienza e medicina stiamo fortunatamente riscoprendo. Ognuno ha la sua personale ricetta del benessere, ma queste quatto declinazioni mettono tutti d’accordo.
Scopriamole insieme.
                                                 
“DIMMI QUEL CHE MANGI E TI DIRO’ CHI SEI”    Anthelme Brillati-Savarin
L’ alimentazione è tra i principali fattori di rischio per la nostra salute, per questo è importante controllare qualità e quantità di ciò che mangiamo. Al bando, dunque, il cibo spazzatura e via libera alla dieta mediterranea, che nel 2010 è entrato a far parte del Patrimonio immateriale dell’UNESCO. 
Uno stile di vita….  che allunga la vita.

 
“ABBI BUONA CURA DEL TUO CORPO, E’ L’UNICO POSTO IN CUI DEVI
VIVERE”   Jim Rohn                                                    
L’attività fisica andrebbe prescritta come una medicina, perché muoversi aiuta a restare in forma e riduce l’insorgenza di malattie croniche e degenerative. Non solo: uno studio ha dimostrato che praticare uno sport almeno tre volte alla settimana diminuisce il rischio di depressione del 30%. Che si tratti di corsa, palestra o nuoto o bicicletta, dunque l’importante è bandire la pigrizia! 
 
                                                                                                     
“HO DECISO DI ESSERE FELICE PERCHE’ FA BENE ALLA MIA SALUTE”  Voltaire
Negli ultimi anni la scienza si è occupata a lungo della meditazione, dimostrando che la sua pratica ha effetti strutturali sul cervello, perché attenua la “ruminazione mentale” fonte di ansia e stress. Non a caso secondo gli scienziati, l’uomo più felice del mondo sarebbe Matthieu Ricard, un monaco buddista che per decenni si è dedicato con regolarità alla meditazione. Provare per credere.
                                                      
“VIAGGIRE RISTABILISCE L’ARMONIA ORIGINALE CHE UN TEMPO ESISTEVA TRA L’UOMO E L’UNIVERSO”   Anatole France
Viaggiare costringe a pensare in modo diverso e, rompendo lo schema delle nostre abitudini, disattiva lo stress. In poche parole, fa bene e, soprattutto, ci offre la possibilità di compiere nuove esperienze. Secondo una ricerca della Queensland University of Technology  ”viaggiare da soli aiuta le persone ad aumentare la sensazione di avere maggiore controllo sulle proprie vite”. Meglio di una psicoterapia, quindi. E se lo dice la scienza …..


Fonte: Mondadori Store Magazine /aprile 2019