lunedì 27 ottobre 2014

Ebola, quanto ne sappiamo davvero?



L'ebola è una malattia è stata scoperta nel 1976 nella Repubblica Domenicana del Congo e nel Sudan, è un virus a trasmissione diretta attraverso i fluidi corporei.



Che cos'è il virus dell'ebola?

Si tratta di un virus a RNA, che colpisce principalmente l'uomo e i primati, ma ne sono portatori anche i pipistrelli da frutta. Il virus dell'ebola causa una malattia conosciuta come febbre emorragica e si trasmette attraverso fluidi corporei con un tempo di incubazione che varia tra i 2 e i 21 giorni.                                                                                                                                                         La mortalità è molto elevata nel caso in cui la patologia non venga curata immediatamente, infatti si calcola una percentuale di decessi del 50-90%.                                                                              L'unico metodo per verificare la contrazione della malattia è attraverso le analisi del sangue.

 Quali sono le cause dell'ebola?

Le cause che portano allo sviluppo della malattia sono date dalla trasmissione del virus stesso.           Si può contrarre l'ebola attraverso contatto diretto con malati che stiano già presentando i classici sintomi della malattia. La trasmissione avviene con il contatto diretto di mucose o ferite con i liquidi corporei (sangue, saliva, urine, feci, sperma) di chi è malato.

Quali sono i sintomi dell'ebola?

I sintomi principali che identificano un'infezione da ebola sono:

  • febbre
  • mal di testa
  • mal di gola
  • dolori muscolari e articolari
  • spossatezza
  • vomito
  • diarrea
  • insufficienza renale ed epatica
  • emorragie interne o esterne

 Come si previene l'ebola?

In caso di contatto diretto con un malato è necessario utilizzare strumenti di protezione personale, come i guanti, e lavarsi frequentemente le mani.                                                                               Inoltre è bene non toccare carne cruda di animali che possono essere infetti (principalmente pipistrelli della frutta e ominidi) e cuocerla prima di consumarla.



 


Pubblicato su     del 27.10.2014