domenica 26 febbraio 2012

J. EDGARD



J. EDGARD   - C. Eastwood (2012 – USA) – Leonardo Di Caprio, Armie Hammer, 
Naomi Watts, Judi Dench

L’unico argomento che mette d’accordo tutte le critiche che ho letto su questo film è che non è uno dei migliori di Clint Eastwood.
 





E’ ben fatto,  la regia è sempre puntigliosa e attenta ai particolari, alle atmosfere, e capace di trovare l’attore perfetto per il ruolo che ha pensato. Ma certo non tutte le ciambelle riescono con il buco, si diceva una volta!!

Commento di Eco : dal mio punto di vista è un buon film da vedere se interessa la storia di una persona che è riuscita a restare a capo dell’F.B.I, portandolo ad altissimi livelli, per ben 48 anni. John Edgard Hoover ha visto passare 8 presidenti in un’ evoluzione storica complicatissima   ma è riuscito (forse con mezzi non sempre legali) a portare avanti il discorso della giustizia per rendere gli Stati Uniti d’America una nazione sempre più importante nel mondo.
Il film si basa sulla biografia dettata dallo stesso Hoover in tarda età ad un giornalista (e questo lascia pensare che forse non tutto è andato come scritto, forse ha abbellito qualche parte o no?) ed è presentato in un susseguirsi di flash back e di ritorni al presente che, se non si conosce la storia e non si presta attenzione, fa rischiare di perdere il ritmo.  Si passa dal periodo fine prima guerra mondiale, alla caccia ai comunisti, alla lotta alla malavita con la costituzione della squadra degli “Intoccabili”, al rapimento del figlio di Lindberg, alle indagini sul movimento di Martin Luther King fino alla famiglia Kennedy ed al presidente Nixon. E’ girato quasi sempre in interni  in toni sempre grevi, marroni di varie sfumature e grigi.
Leonardo Di Caprio entra bene nel personaggio ed è credibile come del resto tutto il cast.
 
Per quando mi riguarda ho solo due appunti da fare : 1) il trucco di invecchiamento è esagerato e un po’ inverosimile soprattutto per il collaboratore/amico di Hoover,  2)  essendo la pellicola   molto sobria, senza parolacce nè violenza, ho trovato troppo "cruda”  l’unica  scena di omosessualità, una caduta di stile.
 
Curiosità : in gergo cinematografico questo genere di pellicola è definito biopic, termine di lingua inglese ricavato dalla contrazione dei termini biographic picture, appunto film biografico.