martedì 2 marzo 2021

Manca la consapevolezza ma "Orwell 1984" è tra noi

                                                              ORWELL 1984  -  Inghilterra  1984
                 Regista : Michael Radford

                                                                Attori : John Hurt, Richard Burton, Suzanna Hamilton

Commento di Eco :

Ho visto in questi giorni questo film inglese del 1984. Volevo vedere la trasposizione cinematografica del famoso libro di Orwell. E' un buon film che si è attenuto al romanzo e ne ha saputo trasferire l'atmosfera “opprimente” che mi aveva così tanto colpito durante la lettura. Una vita non vita senza speranza.

    

Trascrivo la mia recensione del libro che si adatta anche al film :

“Soffocante. E’ stato il primo aggettivo che mi è venuto alla mente. E’ la sensazione che ho provato sin dalle prime pagine/scene  perché si percepisce la tensione di vivere sotto stretta sorveglianza al lavoro, per la strada guardandosi sempre le spalle e, per finire, in casa propria con quel televisore che segue passo passo tutti i movimenti. E’ impensabile sfuggire a “loro”. Il Grande Fratello è ovunque e persino i più prudenti contestatori vengono arrestati. Non si devono avere pensieri diversi da quelli del Grande Fratello o meglio ancora non si devono avere pensieri. E’ una vita non vita.

Trovo che Orwell abbia avuto una fantasia stupefacente nel descrivere un tale regime nei minimi dettagli senza mai cadere nell’eccesso, con colpi di scena veramente impensabili. Si arriva, cosa veramente spaventosa, al lavaggio del cervello e direi oltre.

E’ assolutamente da leggere/vedere  perché dopo la prima impressione relativa al tempo delle dittature e alla tragedia della non libertà, viene spontaneo il paragone con il nostro mondo. Certo siamo liberi ma senza dubbio “spiati”attraverso tutti gli automatismi elettronici che dicono quando e dove ci troviamo (carta di credito, telefonino, navigatore, ecc.), quanti risparmi abbiamo (abolizione della privacy bancaria), quali sono i nostri gusti (statistiche, ecc.) per poter studiare cosa produrre e venderci.                                                                                                                                                 1984 è un libro/film  che permette tante discussioni e riflessioni.”

A questo proposito riporto parte di una recensione trovata in rete che esprime bene il concetto:

   “Orwell 1984 di Michael Radford è un film disturbante e in questo sta forse il suo maggior pregio.   È quasi pedante sottolineare la sconvolgente attualità delle premesse esacerbate da Orwell nel lontano 1948 (quando il libro è stato scritto): la solitudine dell’individuo, il rarefarsi dei rapporti umani, il linguaggio distorto ad uso e consumo della propaganda, l’indice perennemente puntato su un nemico, uno qualsiasi, per canalizzare la rabbia delle masse e dare un nome e un volto alla loro perdurante infelicità.”